Ragazzi, è una cosa seria: questo virus si diffonde facilmente ed in fretta. Non sono un medico e quindi non so spiegare bene cosa esso sia, ma so che non ha la pericolosità immediata di un ebola o di un vaiolo, questo no, ma non è nemmeno un raffreddore.
Cosa significa? Significa che i provvedimenti che in queste ore la politica sta adottando sembrano ragionevoli e doverosi, in accordo con quanto il mondo scientifico sta man mano scoprendo. Probabilmente sarebbe stato meglio prenderli prima, ma onestamente non era possibile immaginare una progressione così come la stiamo osservando. E questa in realtà è la parte interessante del discorso: perché sta succedendo questo? Credo semplicemente che ci sia stata un po’ di superficialità verso quel senso di falsa sicurezza che “a me non succede”.
E guardate bene, malgrado la formazione scientifica di base (che una certa mentalità la forma, c’è poco da dire) anche chi scrive stava cascando in questo errore: va riconosciuto per onestà intellettuale.
Fortunatamente me ne sono accorto, si spera in tempo.
Questo però non vuol dire che adesso mi metterò a fare l’eremita, ma semplicemente che cercherò di ridurre al minimo indispensabile le situazioni a rischio moltiplicando al massimo le attenzioni che ci stanno ben spiegando in modo così insistente.
Tutto ciò cercando di evitare di farsi prendere dal panico e cercando di evitare le reazioni “di pancia” che troppo spesso portano ad ottenere l’esatto opposto di ciò che si cerca.
Con la corretta informazione e qualche minimo sacrificio questa infezione si può fermare, ma serve l’aiuto di tutti, non ultimo quello della finanza (ed a ruota quello della sua sorella gemella, l’economia) che così male sta reagendo in questo frangente.
Si sta anche dicendo che Covid-19 sta facendo emergere tutti i limiti della globalizzazione e sancendone il fallimento. Ragà, calma e gesso: chi mi conosce sa bene che non ho mai amato la globalizzazione che si stava realizzando principalmente perché l’ho sempre trovata sbilanciata a favore dei paesi “finanziariamente evoluti” (no, non quelli ricchi perché non è la stessa cosa). Ma come si può pensare di fermare Covid-19 senza un ragionamento globale? Serve “solo” un profondo e consapevole cambio di rotta del concetto stesso di globalizzazione… mica pizza e fichi…
Ma torniamo sul qui e ora: ricordiamoci di fare ognuno la propria parte e riponiamo la doverosa fiducia nella scienza, ma quella vera eh, non quella dei “comunicatori” pseudo scientifici (vero cari Panzironi o Lemme?).
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